#Teo non vuole più andare a scuola (ma non è un mio alunno😅 )

La mia amica adorata, mamma di Teo, sorride, e scuote la testa davanti al capriccio. Teo, quarto giorno di scuola elementare è arrabbiato con la maestra che lo ha sgridato. Ergo non gli piace più, non è che ci vuole proprio andare domani.

Cosa fare in questi casi?

Prima di tutto accertatevi di che tipo di rimprovero sia stato. Non credo che l’insegnante abbia alzato i toni (verificate chiedendo con dolcezza al bambino di raccontarvi l’episodio) piuttosto, come normalmente accade, avrà ripreso Teo che era distratto e stava chiacchierando, o non ascoltando la consegna. Ma per i bambini questo è un affronto insormontabile. La maestra diventa antipatica, in classe ci si annoia perchè è tutto troppo facile (o troppo difficile) e questa novità di andarci la mattina è già fuori moda. Attenzione che un bambino particolarmente sensibile può esagerare. Non sto dicendo che mente, ma ingigantisce, per mille motivi che non sto a sottolinearvi adesso. Generalmente non è successo nulla di che, non riempite la chat di frasi minatorie, non tagliate le gomme alla macchina della signorina, non aspettatela sul marciapiede con le unghie affilate.

In secondo luogo, non date minimamente credito alle rimostranze di vostro figlio. Vi sta testando, se sbagliate adesso, vi terrà in scacco. ‘Se la maestra ti ha sgridato, te lo meritavi’ sarebbe un miraggio di questi tempi, (anche se dalla mia amica me lo aspetterei) ma semplicemente fategli notare che deve ascoltare le spiegazioni affinché possa lavorare bene e poi giocare, dato che è previsto un tempo per ogni cosa, e se deve completare una scheda va fatto, tanto non è mai troppo difficile o lunga. Come fanno la mamma e il papà se qualcuno lo riprende è per correggerlo, nessuno pensa che sia stupido o non sia capace.

Smorzate il piccolo avvilimento con un domani andrà meglio, se ti impegni, perchè questo è l’unico messaggio valido, per la vita.

129 pensieri su “#Teo non vuole più andare a scuola (ma non è un mio alunno😅 )”

  1. domani andrà meglio, se ti impegni, …… …….

    Mia madre invece diceva “se ti ha gridato te lo sei meritato” e la cosa finiva lì me la dovevo cavare da sola… a farmi passare rabbia e vergogna. Come cambiano le cose vero?😃 Ci manca poco oggi che i genitori vadano all’attacco e contro gli insegnanti che si sono permessi di sgridare i propri adorabili bambini invece un tempo se la maestra sgridava doveva avere una ragione molto valida e non veniva praticamente contestata.. ma anche le maestre oggi sono cambiate visto le cose che succedono purtroppo e questo lascia molto da pensare a volte i genitori che vedono i propri figli ripresi e sgridati anche se le ragioni sono molto valide.L’ultimo anno dell’asilo ho beccato una bella sculacciata perché mi ero permessa di non dare ascolto alla maestra che mi aveva detto di non toccare delle palline di legno appese a forma di catenella appena verniciate di rosso. Mi ero imbrattata tutte le mani… e secondo te? Non ti dico che mia madre me la ricambiata pure la legnata ma quella lezione mi è servita perché ho capito da subito che nella vita bisogna ancora prima di comandare… ubbidire.

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    1. Purtroppo la prima risposta adesso è andiamo contro la maestra. E non per i casi isolati che succedono (forse succedevano anche cento anni fa, ma stavano tutti belli muti), ma perchè è più facile, perchè si pensa di mettere a zittire un affronto con la prepotenza, perchè invece di mettersi in discussione è più comodo attaccare l’altro..

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      1. Manca con ogni probabilità il rispetto per la figura di chi insegna, e di contro purtroppo e che si scoprono sempre di più insegnanti che insegnano male e con cattive maniere… pochi i casi, sono isolati ed è logico però che questi casi fanno più notizia di chi invece si impegna e prende il mestiere di insegnare come qualcosa di veramente serio.

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      1. E pallottoliere… sicuramente era una scuola diversa ma anche la mentalità era diversa il clima era diverso l’impegno era diverso oggi tutti vogliono apparire spesso e volentieri per quello che non sono. Mi riferisco a molti bambini che vengono anche condizionati dalla mentalità dei genitori. Anche il bullismo era diverso perché i prepotenti ci sono sempre stati nell’ambito scolastico però rispetto ad oggi non arrivavano a farti sentire veramente una persona che quasi non é degna di vivere in questo mondo…

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      2. Ho letto i vari scambi di commenti tra me e te e Martina alla fine mi sento di dire che purtroppo sono crollati dei pilastri in questa società e non so quanto siamo in grado oggi di ricostruirli perché il materiale é diverso… il materiale manca totalmente di rispetto rigore comunicazione e purtroppo umiltà.

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      3. Hai colto un problema che inizia ad evidenziarsi con l’ingresso a scuola del bambino a sei anni, e prosegue nella società quando ce li ritroviamo grandicelli… ma giustamente come è stato osservato, il problema non nasce da loro..

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      4. Esistono ancora figure genitoriali che insegnano l’educazione? Che fanno guadagnare ciò che vorrebbero i figli invece di farglieli avere senza faticare? Quanti bambini ineducati aggressivi viziati si presentano davanti la porta della classe e seppur tu possa tentare in tutti i modi a dar loro delle regole di comportamento, di migliorarli… alla fine ti rendi conto che nulla puoi fare perché ti trovi pure contro i genitori che anzi ti danno addosso dicendo che se é così é pure a causa tua ?

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      5. Era diverso il rispetto.. mi dispiace ripetermi. Il rispetto per le regole, per i doveri, per chi ti riprendeva, per i genitori che erano capaci di imporsi col buon senso. Adesso si passa da un estremo all’altro con isterismi, permessi e divieti agli antipodi, i bambini non capiscono più dove sta il giusto ed è tutto a loro piacimento.

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      6. Io non sono venuta su malaccio… certo le mie paturnie … ma se oggi non hai il collegamento Internet vai fuori di testa mentre prima non era così c’erano altri motivi per andare fuori di testa tra cui anche la necessità di avere un piatto davanti o non andavi avanti per niente… A me non insegnato a partire dallo studio che l’impegno e la buona volontà e la pazienza mi fanno camminare avanti l’arroganza la presunzione la saccenza invece mi fanno andare indietro di 20 passi quindi alla fine non sarei nemmeno un gambero… La mia insegnante delle elementari mi ha dato uno strumento … una coscienza e riconoscere i miei limiti . Questo mi ha dato la scuola elementare e media …oltre buona parte della conoscenza…

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      7. Che bella osservazione. Si anche io mi ripropongo ogni anno di dotarli di senso critico, capacità di ragionare da soli, e rispetto degli altri, che significa anche ognuno ha il suo posto ed il suo spazio, per parlare, interrompere, dire la sua.

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  2. Don Milani era esigentissimo con i suoi alunni. Nessuno avrebbe rimostranze da fargli. Penso però più per pudore. Ho preso calci in culo dai miei migliori maestri. Ma a loro lo consentivo perché non mi giudicavano. Ma come ti ho detto è argomento complesso che non consente le sintesi virtuali.

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      1. Allora mi scuso se è apparso il contrario.
        Di solito si dice “sei di un’altra epoca” a chi di quell’epoca non è 🙂🙃

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  3. i tempi cambiano e anche i modi di affrontare le situazioni. Oggi è diffuso il cattivo esempio dei genitori che incolpano l’insegnante piuttosto che educare il figlio. Nel tuo scritto dai un consiglio e in esso si coglie la bellezza del mestiere o vocazione dell’insegnare, la delicatezza e l’intelligenza nell’approcciarsi a dei bambini che hanno bisogno di una guida educativa sicura e certa.

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