Venerdì pomeriggio, cattedra

mentre li osservo, con la matita in mano, la mascherina fin sugli occhi e lo sguardo attento. Li adoro. Come ogni anno è in terza che la classe diventa un’entità magica. Sono già pronti alla battuta, ne capiscono il senso, sanno chi sei e come lavori, sono impostati sul tuo stile, diventano, sembra assurdo ma è così, colleghi. Tu non lavori più con degli alunni, ma con una squadra. E questo accade dopo un paio d’anni di convivenza. In prima siamo stati falciati dalla dad, adesso cominciamo a sviluppare una sorta di coscienza collettiva, una sorta di tutti per uno. A me succede sempre. Ogni volta verso questa fase del ciclo scolastico, che poi l’ultimo anno mi fa piangere di nostalgia e rimpiangere ognuno dei ragazzi che lascio. Perché in quinta ognuno di loro è tuo. Io li difendo e loro collaborano. Io rido e loro sorridono. Io faccio disastri e loro mi stanno dietro come piccoli tutor ‘Maestra devi chiamare per il pullman, maestra è ora, maestra mettiamo a posto noi colori, fogli, cartellone che è tardi, maestra hai rovesciato l’acqua della pianta’. Mi conoscono in ogni difetto, dopo anni in cui ogni minuto stai gomito a gomito. Fantastici. Ma torniamo a oggi. Hanno otto anni. C’è il sole che entra di sbieco dalle finestre e fa volare quel pulviscolo che rende tutto perfetto. C’è silenzio. Stanno eseguendo, hanno capito, sono contenti. Magia.

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12 pensieri su “Venerdì pomeriggio, cattedra”

  1. Bellissimo, queste sono le soddisfazioni!!! I bimbi sono magnifici ❤. Naturalmente un grosso complimento a te che li hai conquistati 🥀🥀🥀

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  2. Amore… tanto amore e passione … diventano tutti figli tuoi … un parto scolastico … li segui, li porti davanti ad una crescita cognitiva raziocinante e comportamentale … ma soprattutto l’autonomia del pensiero … complimenti 😘

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  3. Mio figlio alle elementari ha sofferto moltissimo il cambio delle maestre anno dopo anno, in particolare la maestra “principale”, quelle di italiano per capirsi.
    Finalmente in 3°, dopo le proteste di noi genitori, ci hanno dato maestre stabili (fino alla 5°) per italiano e matematica, ma le altre (inglese, ricordo per esempio, ma anche musica) hanno continuato a cambiare ogni anno.
    Questo è MOLTO negativo, perché i bambini faticano ad entrare in sintonia con le maestre, e la conoscenza reciproca ne risente moltissimo.
    Non hanno ancora capito che non c’è solo un programma da rispettare, ma anche una continuità didattica da perseguire.

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