Colloqui con i genitori. Che da anni mi lasciano stremata. Adesso che siamo tornati in presenza e siamo uno di fronte all’altro, è bello, comunque, ritrovarsi. Guardarsi negli occhi, studiarsi nei gesti, sentire l’empatia. Anche la non comprensione, la senti meglio. Ti arriva dritta in petto. E stasera è arrivata tutta, diretta a ‘sapetechi’ e scusate lo so pecco di orgoglio, ma… ma io gongolo. Non tutte le famiglie si sono lamentate, però. A molti sta bene così: un colpo al cerchio e uno alla botte dicevamo ieri. Non si impara niente nell’altra metà del cielo didattico, ma i bambini vengono a scuola rilassati e sereni, non gli si chiede nulla, li si chiama scimmiette o pastafrolline (odio) e gli avverbi non contano più. Nemmeno lo studio o la grammatica, ma i figli non stressano a casa e le mamme riescono a tenere in piedi tutta la baracca senza crollare dietro a compiti e pagine da ripetere.

Detto questo C’E’ ANCORA CHI CREDE CHE LA SCUOLA PRIMARIA SIA IMPORTANTE E CHE LE BASI SI ASSIMILINO QUI. Ergo, qualcuno ha fatto notare al mio collega che le valutazioni bimestrali non si prendono da format prestampati e si copiano paro paro sul registro. Che se in educazione civica valuti concetti come sviluppo sostenibile e diritto costituzionale (a otto anni????) non puoi scrivere poi che in italiano non comprendono il testo letterario. Un disastro insomma. Qualcuno gli ha seriamente fatto barba e capelli. E lui si divincolava come un anguilla nella rete, scusate lo so, sono una brutta persona.
Come per magia un papà ha riportato che la figlia dice a casa che le materie della maestra vanno studiate, mentre tanto con il maestro non si fa niente. Testuali parole. E lui si scavava a ogni risposta la fossa da solo. Arrancando scuse, giustificandosi con frasi che iniziavano e non si concludevano. Ha provato a girare la frittata, tirando in mezzo me. Altro errore, sono partiti i confronti, fatti da altri presenti, su come lavoro io e come lavora lui, sembrava tutto orchestrato.
Ha blaterato qualcosa che a questo punto ho zittito io, e senza alcuna empatia, oggi. Non succederà nulla, le lamentele probabilmente si fermeranno qui perché non si può fare la rivoluzione da soli, e i genitori al giorno d’oggi sono presi da mille cose, ma lui ha abbassato la cresta, non ha trovato una spalla, e anzi io non arretro di un millimetro.
L’ha ripubblicato su PENSIERIALLAFINESTRA.
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Fai piacere un mondo sconosciuto, alla meglio bistrattato
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Ma grazie, sempre accogliente 🌼🌼
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Ringrazio di cuore la categoria degli insegnanti che oltre ad istruire, spesso e volentieri sono costretti ad accollarsi anche l’educazione dei loro alunni visto che, a casa, risulta non pervenuta.
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Verissimo, potrei scrivere un libro in proposito, ma davvero! Grazie mille del commento 😃
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Solo uno? Capisco benissimo.😉
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Ahahahah magari svolto 🤗
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Solo andata in Romania
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Concordo. Gli prenoto un treno.
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I colloqui in presenza? Beati, pensa che noi facciamo ancora la programmazione online!
Per quanto riguarda il collega, almeno capisce che non tutti approvano il suo “metodo”
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Noi facciamo come capita in realtà. Come volevasi dimostrare, alcuni programmano in presenza e fanno così un po’ tutto. Noi usciamo da quarantena e terza dose, siamo leggermente più tranquilli. Un abbraccio e buon lavoro 😁
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…che poi si fa tutto per il bene degli alunni, non pro domo nostra
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Si, tra l’altro 😑😑😑
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non dev’essere facile insegnare al giorno d’oggi, poi ora fra restrizioni e covid i problemi sono moltiplicati, vi faranno sante 👍😊😊😉
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O esaurite ahahahahaha
Buona giornata!!!
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