#covid follia

Ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie. Io e i miei alunni da oggi siamo in quarantena. Isolati per la presenza di tre casi positivi in classe. E non c’è niente da ridere.

Sottolineo la mancanza di responsabilità di alcuni genitori che nelle ultime settimane hanno portato i figli ad ogni genere di festicciola, di ritrovo, partita e che imperterriti hanno mandato tra i banchi i bambini nonostante fratelli sospettosamente raffreddati a casa, magari anche già sottoposti a provvedimento di testing con l’altra loro classe. Questo, ovviamente non è proibito da nessuna regola, ma è buon senso e mette in difficoltà, ADESSO, un sacco di persone.

Sono perplessa per l’assoluta incapacità e inadeguatezza della sanità metropolitana che non sa dare direttive precise né al suo esercito medico, né ai dirigenti delle scuole e ai suoi desolati responsabili della sicurezza Covid.

Ognuno dice il contrario dell’altro.

La classe interessata dovrebbe essere messa sotto sorveglianza e quindi obbligo di tampone al giorno zero e al giorno cinque, nel momento in cui il contatto col bambino positivo sia avvenuto nelle 48 ore precedenti. Nel mio caso specifico il bambino in questione è assente da giovedì scorso, ma per eccesso di zelo la Preside ci segnala comunque tutti e scatta l’obbligo di esame, di nuovo. A due settimane dal precedente caso, risolto. Noi colleghi risultiamo tutti negativi (pure tri-vaccinati) e torniamo a lavorare seduta stante.

Neanche il tempo di gioire e tre alunni risultano positivi. Tutta la classe, noi compresi, viene a questo punto, messa in isolamento. Nel giro di tre giorni mi è stato comunicato DI NON ANDARE A LAVORARE. DI COSA FACESSI A CASA E NON IN SERVIZIO E DI CORRERE A SCUOLA. DI NUOVO DI NON ANDARE OGGI, IN ATTESA DI AVVISO DELL’ATS. POI DEL PERCHE’ FOSSI A LETTO VISTO CHE IL FAMOSO SMS NON ARRIVAVA (E NON E’ ANCORA ARRIVATO) E QUINDI DI ANDARE IN CLASSE, COSA CHE HO FATTO DURANTE TUTTA LA SETTIMANA. MI HANNO INFORMATA CHE NON SONO IN QUARANTENA PERCHE’ SONO NEGATIVA DA MOLECOLARE. MI HANNO AVVISATA CHE INVECE LO SONO E CHE DEVO STARE IN ISOLAMENTO. NESSUNO SA (NEMMENO I MEDICI CHE SI OCCUPANO DI TAMPONI E DI INVIARE GLI AVVISI) SE I SETTE GIORNI SI CONTANO DAL PRIMO O DA QUELLO SUCCESSIVO. SEMBRANO SCEMATE, MA FANNO LA DIFFERENZA SE HAI UN IMPEGNO PRESO. SE IL GIORNO UNO ESSENDO LUNEDI’ PRESUPPONE CHE IL TAMPONE DI CHIUSURA LO DEBBA FARE VENERDI’ (QUINTO GIORNO) O IL 25. ESATTO QUEL 25, LA MATTINA DI NATALE.

Penso a tanti miei alunni che non andranno fare il tampone giustificandosi che tanto a scuola per un po’ non ci devono venire. E non si capisce come, loro non li controlla mai nessuno. Alle mamme, che devono partire e che sanno che un esito positivo li bloccherebbe, ed evitano. Penso a come dopo solo due settimane di distanza tre bambini della mia classe, ripeto già esaminati e negativi pochi giorni fa, siano risultati positivi. Rabbrividisco per tutti gli altri che non sono stati sottoposti a nessun tipo di screening e mi domando cosa porteranno in famiglia durante le feste, insieme ai pacchetti e alle renne..

Per la cronaca, è passato più di un giorno, e del messaggio dell’ATS non v’è traccia. In teoria sono libera.

23 pensieri su “#covid follia”

  1. è tutto un casino, qua ognuno fa quello che vuole, vedrai dopo le feste che picchi di contagi!! Con tutti gli assembramenti che ci saranno, pranzi dove tutti sono liberi, etc, etc. Ormai si viaggia così, giorno per giorno, la mentalità di un popolo non la si cambia certo da un giorno all’altro ..🙄

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