istruzioni per l’uso

Dicesi didattica a distanza, non pigiama party. Questo dev’essere chiaro, ai genitori come agli studenti. Vestitevi, lavatevi, pettinatevi. Mettete un maglione pulito, evitate i salva schermi che poi alla docente viene il mal di mare (oltre alla nostalgia, dei Caraibi) e non chiedete ogni due minuti di andare a bere.

Io lavoro on line, come in classe. Questo significa che, premessi i patti chiari, non ho bisogno di ripetermi, né sinceramente di essere pedante. Tutto scorre velocemente ed in maniera oserei dire, semplice. Non alzo la voce, i bambini mi fanno il pollice quando è tutto ok, li chiamo io perché rispondano. Lavoriamo in maniera sincrona.

Ma assisto anche ad altro. Genitori: presenti in casa, aiutate nella connessione, intervenite se vostro figlio vi chiama, ma poi sparite. Sanno procedere da soli. Lasciate che sbaglino. Non spargete provviste sul tavolo come fossero agli scout. Sopravvivono due ore benissimo anche senza alzarsi o merenda. Aiutateci ad insegnare loro che non possono intervenire a piacere.

Che non sono gli unici sul pianeta.

Che ci sono i turni e che se la maestra spiega, loro ascoltano. Le basi.

Se non capiscono un esercizio, come fanno in classe, alzeranno la mano. La stessa cosa se rimangono indietro. Andrà benissimo e al termine della settimana saranno soddisfatti e felici. Meno le insegnanti, ma questo è un altro tema..

23 pensieri su “istruzioni per l’uso”

  1. ah ah ah ah bella questa 😁😁 immagino le scene, persone che camminano di qua e di la, avevano fatto anche una piccola fiction su rai play al tempo del lockdown su queste vicende domestiche. Certo per voi sarà un incubo ☹🙄

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  2. Dovrebbe essere così. Dovrebbe ma spesso non è, spesso è qualcosa di totalmente diverso perchè il virtuale non potrà mai sostituirsi al contatto reale soprattutto all’età di cui scrivi. A otto- dieci anni fino ai quattordici quindici la necessità assoluta di Maestra Martina presente realmente in classe è a mio parere essenziale. Comunque il DAD non può durare all’infinito ed è durato già troppo.

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